La trasformazione della mobilità modificherà le tempistiche e le modalità di rifornimento. Gli automobilisti trascorreranno più tempo nelle aree di distribuzione, che svilupperanno nuove attività
Postazioni di ricarica elettrica, nuovi carburanti sostenibili e a zero emissioni come l’idrogeno, uno sviluppo dell’offerta commerciale e dei servizi in linea con la grande trasformazione in corso nella mobilità: è questo un primo quadro che si va profilando della stazione di servizio per un futuro relativamente prossimo.
Il settore è di particolare importanza per il futuro del Paese, considerando che le stime parlano di ben 24 mila stazioni di servizio (sono 22.698 quelle certificate dall’anagrafe carburanti a ottobre 2020), di cui oltre 500 sulla rete autostradale. L’esigenza di restare al passo con i tempi e adeguarsi a vettori energetici come Gnl, idrogeno, elettrico e metano implica anche un’evoluzione da distributori di benzina a retailer multienergia e multiservizi per accompagnare i clienti nelle nuove esigenze della mobilità sostenibile.
In questo contesto cambieranno non solo le tipologie di carburante, sempre più varie, ma di conseguenza anche le tempistiche e le modalità di rifornimento. Nonostante la crisi dovuta alla pandemia di coronavirus abbia provocato una forte battuta d’arresto delle immatricolazioni anche all’inizio del 2021, con un calo registrato a gennaio del 14 per cento rispetto allo stesso mese del 2020, le auto restano un mezzo indispensabile per gli spostamenti all’interno del Paese e i consumatori disposti all’acquisto propendono per auto più tecnologiche, meno inquinanti e coperte da incentivi.
Di fronte alla flessione delle vetture ad alimentazioni tradizionali crescono le vetture elettrificate, in particolare ibride e plug-in, con un incremento a gennaio 2021 pari al 24,3 per cento, dal 9,2 per cento del 2020. Le auto elettriche pure assistono invece a un incremento del 28,2 per cento con una quota che ha raggiunto l’1,9 per cento. I numeri sono ancora bassi ma indicano una tendenza all’aumento e alla diversificazione in tempi relativamente brevi.
Di fronte a tale scenario, con il parco auto elettrico che guadagna rappresentatività sul totale, il tempo da passare nelle stazioni di servizio del futuro sarà più esteso e diversificato aprendo la strada a nuove tipologie di servizi offerti a livello commerciale alla clientela. Infatti, come notano diversi analisti, i clienti al dettaglio, compresi quelli che fanno acquisti nei minimarket, sono diventati molto più esigenti e chiedono formati di negozio più attraenti e servizi più personalizzati che vadano oltre il self service.
La trasformazione del settore è già iniziata in modo significativo all’estero, anche in quei Paesi produttori di petrolio e carburanti da cui potrebbero giungere le innovazioni e gli investimenti più consistenti in futuro. In questa prospettiva, il tema della stazione di servizio del futuro sarà affrontato anche in contesti internazionali. Negli Emirati Arabi Uniti, la compagnia locale Enoc Group ha svelato di recente un’innovativa stazione di servizio che servirà le esigenze dei veicoli di Expo Dubai 2020, che aprirà i battenti a ottobre 2021. La stazione di servizio presentata negli Emirati vede molteplici tipologie di carburante erogato, colonnine per la ricarica di veicoli elettrici e molteplici fonti di per la generazione di energia, tra cui eolico e solare, e la fibra di carbonio nella costruzione della sua tettoia, oltre a sistemi di riciclo delle acque reflue e alti standard di sicurezza per l’erogato.