Unem, Innovhub e il Politecnico di Milano esaminano le potenzialità di questi carburanti sintetici prodotti da fonti rinnovabili
L’unem, Unione energie per la mobilità, ha avviato uno studio di fattibilità sulla produzione degli e-fuels in Italia insieme a Innovhub – Stazioni sperimentali per l’industria, un centro nazionale di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico.
L’obiettivo è valutare le potenzialità tecniche, economiche e di sviluppo nell’industria nazionale di questi combustibili di sintesi prodotti tramite processi alimentati da energia elettrica rinnovabile. Lo studio prevede anche la progettazione di un impianto dimostrativo, la cui realizzazione sarebbe funzionale a una migliore valutazione delle caratteristiche chimico-fisiche e alla sperimentazione su strada.
La decarbonizzazione dei trasporti, in tutte le sue forme, passa per i nuovi carburanti liquidi a basso o nullo contenuto di carbonio, su cui l’industria sta lavorando da tempo, e tra questi rientrano anche gli e-fuels, ossia carburanti sintetici ottenuti dalla combinazione di idrogeno e anidride carbonica.
Si tratta di prodotti che possiedono caratteristiche simili a quelle dei corrispondenti combustibili tradizionali e dunque compatibili sia con l’esistente infrastruttura di trasporto, distribuzione e stoccaggio, sia con gli attuali mezzi di utilizzo finale. In particolare offrono una soluzione al problema dello stoccaggio di lungo periodo dell’energia prodotta da fonti rinnovabili intermittenti.
Innovhub si avvarrà della collaborazione del Politecnico di Milano. Il team Energy&Strategy della School of Management si concentrerà sulle variabili di natura economica associate alla realizzazione di impianti produttivi di e-fuels ed effettuerà un’analisi della situazione energetica italiana, in relazione al potenziale mercato di questi carburanti. Il Dipartimento Energia, e in particolare il Gruppo di sistemi di conversione dell’energia (Gecos), si occuperà invece del calcolo dei bilanci di massa ed energia per definire le specifiche di processo dei componenti principali, nonché le stime sul consumo delle utilities.
Infine, verranno stimati i costi di investimento e di esercizio dell’impianto, anche per esplorare possibili fonti di finanziamento in ambito nazionale ed europeo. Lo studio sarà completato entro la fine di quest’anno.